Blogger League Event #2.1 TAG: 10 RAGIONI PER LEGGERE

lunedì 21 novembre 2016

Buonasera lettori!

Di ritorno, come promesso, per il secondo “compito” del giorno dettato dalla Blogger League Event.

 

É tempo di TAG, più precisamente, un TAG dedicato alle mie (nostre, se vogliamo) dieci ragioni per leggere.

 

Niente di più semplice? Mmm…

 

 


 

10 RAGIONI PER LEGGERE

 

  1.  Perché puoi essere chi vuoi, per quanto tempo desideri, dimenticandoti della tua solita routine quotidiana (compresi i piselli sul fuoco, ahi!) e immergendoti in un’atmosfera e in un luogo completamente diversi;
  2.  Perché un libro è per sempre e dico davvero. Quando ci innamoriamo di un libro o di un personaggio di un libro, ogni situazione è buona per tirarlo fuori, per metterlo in mezzo e se l’occasione tanto buona non è, non importa, ce lo infileremo con la forza!
  3.  Perché noi lettori sappiamo meglio di chiunque altro cosa voglia dire essere bipolari. Un momento prima vorresti coccolare il libro, l’autrice, i personaggi, il secondo dopo vorresti vederli tutti morti.
  4.  Perché ogni libro ti insegna qualcosa e la conoscenza non ha mai fatto male a nessuno.
  5. Perché altrimenti di cosa chiacchiereresti con chiunque ti capiti sotto tiro? Del tempo? Naah! Della tua Saga/libro/fumetto preferito, ovvio!
  6. Perché come si può rinunciare al piacere di leggere anche solo qualche pagina ad alta voce, prima di ricordarti che non sei un’attrice e pensare che, se ti hanno sentito i tuoi vicini di casa, potresti davvero prendere in considerazione l’idea di sotterrarti vivo?
  7. Perché i libri sono i miei (nostri) migliori amici e non ci tradiranno mai.
  8. Perché Instagram è stato inventato per fare le foto alle nostre pile di libri, vero? VERO?
  9. Perché se non mi faccio almeno un selfie con un libro non sono contenta.
  10. Last, but not least, perché cosa c’è di meglio di un bel libro nuovo da leggere in santa pace, magari davanti al camino, con una bella tazza di cioccolata calda e un plaid?

 

Le mie ragioni non sono molto… ortodosse, lo so, ma almeno per quello che mi riguarda, è tutto vero.

 

Per voi, invece? Quali sono le vostre 10 ragioni per leggere?

 

 

Mara

Blogger League Event #2 - Quotes, Citazioni, Quotes, Citazioni...

Buon pomeriggio lettori!

Siamo qui riuniti oggi per celebrehm, ehm *colpo di tosse*

Ritorno sul blog in questo pomeriggio di lunedì per dare il mio contributo al secondo e al terzo “compito” della Blogger League Event che, vi ricordo, è stato partorito dalla mente di Consuelo del blog Palle di neve di Co. e che durerà una settimana, dal 18 novembre al 26 novembre.

 

Questo secondo “compito” riguarda le citazioni, detto con le parole di Consuelo:

 

Blogger e lettori devono citare, ovviamente, i brani che più li hanno impressionati e spiegare perché. Niente di più semplice e comunque motivo di spunto per nuove letture e confronto!!!

 

Per questa occasione, quindi, ho scelto due brani tratti da Amabili Resti di Alice Sebold.


 


 

Dentro la palla di neve sulla scrivania di mio padre c'era un pinguino con una sciarpa a righe bianche e rosse. Quando ero piccola papà mi metteva seduta sulle sue ginocchia e prendeva in mano la palla di neve. La capovolgeva perché la neve si raccogliesse tutta in cima, poi con un colpo secco la ribaltava. E insieme guardavamo la neve che fioccava leggera intorno al pinguino. Il pinguino è tutto solo, pensavo, e mi angustiavo per lui.

Lo dicevo a papà e lui rispondeva: «Non ti preoccupare, Susie, sta da re. È prigioniero di un mondo perfetto».

 

Si tratta dell’incipit del libro, il prologo insomma ed è stato proprio questo piccolissimo estratto a convincermi di comprare il libro. Quando ero piccola ho avuto lo stesso pensiero di Susan, mi dispiaceva osservare i minuscoli personaggi all’interno delle sfere di vetro nevose, fisse, immobili, ma che io vedevo quasi come essere umani, quasi come me e sì, insomma, ero triste perché loro erano da soli, al freddo, sotto lo neve e io invece avevo i miei genitori e stavo al caldo. Una volta ho anche cercato di romperne una per poter mettere i piccoli personaggi sul termosifone, al caldo; fortuna che qualcuno mi ha fatto desistere dall’impresa :D

 

Il secondo brano, invece, è tratto dal primo capitolo:

 

Mi chiamavo Salmon, come il pesce. Nome di battesimo: Susie. Avevo quattordici anni quando fui uccisa, il 6 dicembre del 1973. Negli anni Set- tanta, le fotografie delle ragazzine scomparse pubblicate sui giornali mi somigliavano quasi tutte: razza bianca, capelli castano topo. Questo era prima che le foto di bambini e adolescenti di ogni razza, maschi e femmine, apparissero stampate sui cartoni del latte o infilate nelle cassette della posta. Era quando ancora la gente non pensava che cose simili potessero accadere.

Nel diario delle medie avevo ricopiato un verso di un poeta spagnolo, Juan Ramón Jiménez; era stata mia sorella a farmelo conoscere. "Se vi danno un foglio squadrato, scriveteci sopra dall'altro lato".

L'avevo scelto perché esprimeva tutto il mio disprezzo per gli ambienti rigidamente strutturati tipo aula scolastica che mi vedevo intorno e perché secondo me mi dava un'aura letteraria: non era una citazione idiota di un gruppo rock. Ero iscritta al Club degli scacchi e al Club della chimica, e bruciavo tutto quello che provavo a cucinare durante le lezioni di economia domestica della professoressa Delminico. Il mio preferito era il professor Botte, insegnava biologia e si divertiva a far ballare le rane e i gamberi, che in seguito avremmo sezionato, sulle loro tavolette di cera.

Comunque non fu il professor Botte a uccidermi. E non crediate che tutte le persone che incontrerete in questa storia siano gente sospetta. Ecco il problema. Uno pensa di sapere, e invece non sa. Il professor Botte venne alla messa in mio suffragio (come, ci tengo a dirlo, fece quasi tutta la scuola... non ero mai stata tanto popolare) e pianse un bel po'. Aveva una figlia malata. Noi lo sapevamo, e quando raccontava le barzellette e rideva da solo - un repertorio stravecchio già secoli prima che diventasse il mio professore - noi ridevamo con lui, a volte solo per vederlo contento. Sua figlia morì di leucemia un anno e mezzo dopo di me, ma nel mio Cielo non l'ho mai incontrata.

Il mio assassino era un vicino di casa. A mia madre piacevano i fiori ai bordi del suo giardino, e una volta papà aveva parlato con lui di fertilizzanti. Il mio assassino credeva ai rimedi di una volta, tipo i gusci d'uovo o i fondi di caffè; sua madre li aveva sempre usati, sosteneva. Papà era tornato a casa divertito, ironizzando sul fatto che quel giardino poteva pure essere bello, ma con il primo caldo sarebbe diventato una pattumiera e la puzza sarebbe arrivata fino al cielo.

Invece il 6 dicembre 1973 nevicava e tornando da scuola tagliai per il campo di granturco. Era già buio perché le giornate d'inverno erano più brevi, e mi rammento come gli steli spezzati mi ostacolassero il cammino. La neve cadeva leggera, sembrava una folata di tante manine, io respiravo con il naso, ma quando cominciò a colare spalancai la bocca. A un paio di metri dal signor Harvey, misi fuori la lingua, per assaggiare un fiocco di neve.

 

Perché ho scelto questo brano? Beh, innanzitutto, perché non capita molto spesso di ritrovarsi a leggere il nome dell’omicida già nel primo capitolo (e quando lo lessi rimasi scioccata perché credevo che fosse un libro mistery) e poi perché quando lessi la frase Il mio assassino era un vicino di casa, ricordo che trattenni il fiato fino alla fine della pagina, perché nessuno crederebbe mai che una persona così vicina a noi possa farci del male, no? Magari non la conosciamo bene, ma non penseremmo mai che si tratti di un assassino.

Il libro nella sua totalità è stato uno shock per me e una benedizione insieme, ma questa è un’altra storia che forse un giorno vi racconterò.


 

 

 

 

A più tardi con il terzo “compito”!

 

 

Mara

Blogger League Event #1: Let's Start!

venerdì 18 novembre 2016

Buonasera a tutti, cari amici del blog!

 

*balle di fieno che rotolano e vento che fischia*

 

 


 

Sì, lo so, avete ragione, pensavate che mi fossi dimenticata di questo piccolo (-issimo) blog letterario nel quale condivido la mia passione per la lettura e mi dispiace, ma purtroppo (purtroppo per il blog E per i libri e, forse, anche per voi, spero) il Master è più impegnativo del previsto, specialmente in questa fase finale, con la preparazione della tesi e della discussione (11 gennaio, NON ti temo!), perciò per forza di cose sono stata obbligata a mettere tutto da parte, senza contare le mie disavventure personali che, per ovvi motivi (la noia che vi arrecherei e gli sbadigli che mi contagereste), non vi racconto.

 

In questo pomeriggio di novembre, però, ho deciso di partecipare a un’iniziativa che spero mi dia la giusta motivazione per dedicare qualche momento in più al blog, alle recensioni e alla lettura dei post di altri lit-blog come il mio e sto parlando del:

 

   

 

 

 

 

 

 

 organizzato da Consuelo del blog Palle di Neve di Co., e che consiste, sostanzialmente, nel riunire tutti i bookblogger e non, in eventi/tag/mini sfide volti a farci conoscere un po’ meglio. L’evento si svilupperà a partire da oggi (18 novembre) fino al 26 e ci saranno anche simpatici giveaway a cui anche i lettori potranno prendere parte, quindi cosa volete di più?

 

Bando alle ciance, la sfida di oggi è questa:

 

 

Day 1: Start Now 

Pronti, partenza, VIAAAAAAA 

In questo post i blogger che hanno aderito all'iniziativa dovranno condividere i loro obiettivi, ovvero quelle cose che rimandano sempre, possono essere delle recensioni in arretrato, rinnovo della grafica, aggiornamento dell'indice dei libri recensiti, passare più tempo nella blogosfera, insomma tutte quelle cose che vorreste fare in questa settimana e che almeno una deve essere portata a termine. E le mini sfide/tag del contest a cui vorreste partecipare.

 

 

 

La mia lista di obiettivi da portare a termine in questa settimana forse è un tantino pretenziosa, ma tentar non nuoce, quindi perché fasciarsi la testa? 


 1.  Sono, ahimè, rimasta indietro con tante recensioni di libri stupendi e vorrei recuperarle almeno in parte. Quindi, decisamente più recensioni per tutti! 

 

2. Non seguo molti blog ed è una cosa che mi dispiace moltissimo, perché spesso leggo i post, ma sono troppo pigra per commentarli e rimando, rimando, rimando… fino a quando non lo faccio più. Hip-hip-hurrà per più commenti!

 

3. Lo studio, si sa, porta stanchezza e la stanchezza porta sonno, quindi non ho mai molta voglia di leggere e i libri si accumulano. Il mio povero cuore piange per la montagna di libri in attesa di essere letti… *sigh*. Perciò, almeno un’ora di lettura al giorno!

 

4. Ultimo, ma non meno importante, vorrei partecipare a tutte le iniziative di questo evento, perché è un’idea molto originale, stimolante e divertente, quindi perché no?

 

 

Dopo questa lista che tenterò di rispettare al più possibile, direi che le trasmissioni si chiudono qui, per il momento.

 

 

Buona serata a tutti dalla vostra

 

 

Mara

 
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